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Una verifica controfattuale che non convince: la cancellazione del preposto e la genuinità di un appalto

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Emilio Isgrò, Cristo cancellato, 2021

Una recente, già ampiamente commentata, sentenza del Tribunale di Padova, Sezione Lavoro, n. 126/2023, si pronunzia sulla genuinità di un appalto di servizi di logistica altamente informatizzato; all'esito di una puntuale ricostruzione, nei fatti, sulle modalità automatizzate di trasmissione di informazioni e requisiti prestazionali dal sistema informatico della committente ai lavoratori dell'appaltatrice, si esprime nel senso della non genuinità.

La parte più stimolante dell'argomentazione è quella in cui, in sintesi, la decisione (a) individua, in fondo, nella presenza attiva di un preposto dell'appaltatrice, l'elemento determinante ai fini dell'individuazione di un'attività appaltata realmente genuina e (b) svolgendo il perfetto equivalente del ragionamento controfattuale tipico della logica penalistica in tema di nesso causale, conclude che anche senza il preposto, l'attività si sarebbe svolta ugualmente.

 Riportiamo dalla motivazione: "Il sistema descritto sopra, come altresì confermato dalla ctu svolta, è un sistema altamente informatizzato, il cui è il software che dialoga direttamente con l'operatore;  nell'esecuzione del lavoro, tra la funzione di organizzazione della logistica e l'intervento esecutivo, non vi è altra mediazione umana. XYZ"  (committente)  "non contesta che il programma informatico sia nella sua disponibilità e che i dati che vi sono immessi, nonchè l'algoritmo sulla base del quale vengono trattati, traducendosi in disposizioni di lavoro, sono al di fuori della sfera di competenza dell'appaltatore.

Al fine di verificare se nella fattispecie in esame si sia verificata un'intermediazione illecita di prestazioni lavorative, è necessario eliminare mentalmente la figura del preposto della cooperativa" (appaltatrice) "datrice di lavoro e verificare se il processo produttivo può svolgersi con le medesime modalità con cui in effetti si svolge, nella sua fisiologia".

La conclusione è, appunto, affermativa.

Appare assai riduttivo, peraltro, individuare nella presenza di un preposto l'elemento determinante ai fini della genuinità.

Il ragionamento sembra impostato per giungere ad un certo esito in modo troppo agevole: si individua un contesto in modo da evidenziare l'inutilità di un certo ruolo aziendale a certi fini  e, ponendosi il dubbio (a quell punto, retorico) se lo stesso ruolo sarebbe rilevante o meno, si giunge ad una certa conclusione.

Il ruolo del singolo preposto come sinossi, epitome dell'autonomia organizzativa di un'impresa.

Il ragionamento, in ottica difensiva delle aziende, pare dover essere impostato, alla luce di esiti come questo, in modo opportuno a livello contrattuale e di organizzazione, oltre a rammentare, sempre, l'evoluzione normativa recente (del 2021), volta a sottolineare e presidiare in vario modo proprio la figura del preposto, a fini di sicurezza.